Bollettino economico BCE, n. 3 – 2022
Bollettino economico BCE, n. 3 - 2022

L'aggressione della Russia in Ucraina sta causando enormi sofferenze. Sta avendo inoltre ripercussioni sull'economia, in Europa e oltre. Il conflitto e l'incertezza a esso associata stanno incidendo pesantemente sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. Le turbative nell'interscambio si stanno traducendo in nuove carenze di materiali e input. L'impennata dei prezzi dell'energia e delle materie prime sta riducendo la domanda e sta frenando la produzione. L'andamento dell'economia dipenderà in maniera decisiva dall'evoluzione del conflitto, dall'impatto delle sanzioni in vigore e da eventuali ulteriori misure. Allo stesso tempo, l'attività economica continua a essere sostenuta dalla riapertura dell'economia dopo la fase critica legata alla pandemia. L'inflazione è aumentata in misura significativa e si manterrà elevata nei prossimi mesi, soprattutto a causa del brusco incremento dei costi dell'energia.
Le pressioni inflazionistiche si sono intensificate in molti settori.
Nella riunione del 14 aprile 2022 il Consiglio direttivo ha ritenuto che i dati pervenuti dopo la riunione di marzo abbiano rafforzato le sue attese, in base alle quali gli acquisti netti nell'ambito del programma di acquisto di attività (PAA) dovrebbero concludersi nel terzo trimestre. In futuro, la politica monetaria della BCE dipenderà dai nuovi dati e dall'evolversi della valutazione delle prospettive.
Nelle attuali condizioni, caratterizzate da elevata incertezza, il Consiglio direttivo manterrà un approccio aperto a tutte le opzioni, graduale e flessibile nella conduzione della politica monetaria. Intraprenderà qualsiasi azione si renda necessaria per adempiere il mandato della BCE di perseguire la stabilità dei prezzi e per contribuire a preservare la stabilità finanziaria.
Disposizioni della Banca d’Italia in materia di “Gruppi bancari” e “Albo delle banche e dei gruppi bancari”
Disposizioni della Banca d'Italia in materia di "Gruppi bancari" e "Albo delle banche e dei gruppi bancari"

Testo della consultazione
Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita – 1° trimestre 2022
Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita - 1° trimestre 2022

Secondo l'indagine condotta tra il 23 febbraio e il 16 marzo 2022 presso le imprese italiane dell'industria e dei servizi con almeno 50 addetti, i giudizi sulla situazione economica generale nel primo trimestre del 2022 e le attese sulle proprie condizioni operative per il trimestre successivo sono marcatamente peggiorati rispetto alla rilevazione precedente, riflettendo principalmente gli effetti dell'invasione russa dell'Ucraina avvenuta nei giorni immediatamente successivi all'inizio della rilevazione. Pur in netto peggioramento, le valutazioni delle imprese sono molto meno negative di quelle prevalenti nella prima ondata della pandemia.
I principali ostacoli alla crescita nei prossimi mesi sono l'incertezza imputabile a fattori economici e politici, l'andamento dei prezzi delle materie prime e le tensioni che interessano il commercio internazionale. L'impulso della domanda resterebbe positivo, ma si affievolirebbe.
Pur a fronte di un forte peggioramento delle condizioni per investire, nel 2022 proseguirebbe l'espansione degli investimenti, in misura appena più moderata rispetto a quanto previsto nella scorsa rilevazione. L'occupazione continuerebbe ad aumentare anche nei prossimi tre mesi.
Le attese sull'inflazione al consumo hanno raggiunto livelli storicamente elevati e restano ampiamente superiori al 2 per cento su tutti gli orizzonti temporali (le aspettative a 12 mesi sono pari al 4,6 per cento, quelle tra 3 e 5 anni al 3,8). I prezzi praticati dalle imprese hanno accelerato e continuerebbero ad aumentare con intensità crescente nei prossimi 12 mesi, sospinti dalla più elevata inflazione attesa e dai rincari degli input produttivi.
Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita – marzo 2022
Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita - marzo 2022

Sabato 2 ottobre sarà possibile visitare Palazzo Koch, la sede della Banca d'Italia, nonché il Salone Margherita, tornato dal 2020 nella disponibilità della Banca d'Italia, nell’ambito dell’iniziativa Open House Roma 2021. Le informazioni per i visitatori sono disponibili sul sito di Open House alle pagine dedicate a Palazzo Koch, e al Salone Margherita.
Palazzo Koch sarà inoltre visitabile virtualmente dal 2 al 9 ottobre, all’interno della XX edizione dell’iniziativa “Invito a Palazzo - arte e storia nelle banche e nelle fondazioni di origine bancaria”, promossa dall’ABI con il patrocinio della Commissione Italiana Nazionale per l’Unesco, del Ministero della Cultura e del Ministero del Turismo.
Tutti i contributi digitali di “Invito a Palazzo” sono presenti sul sito www.muvir.eu, il museo digitale delle banche, nella sezione dedicata a Palazzo Koch.
Bollettino economico BCE, n. 1 – 2022
Bollettino economico BCE, n. 1 - 2022

La ripresa dell'economia dell'area dell'euro prosegue e il mercato del lavoro sta migliorando ulteriormente, grazie all'ingente sostegno delle politiche economiche. È tuttavia probabile che la crescita rimanga contenuta nel primo trimestre del 2022, dato che l'ondata pandemica in corso continua a gravare sull'attività economica. La scarsità di materiali, attrezzature e manodopera tiene ancora a freno la produzione in alcuni comparti. Gli elevati costi dell'energia incidono sui redditi delle famiglie e sui profitti delle imprese dell'area dell'euro e sono probabilmente destinati a produrre un contenimento della spesa. Tuttavia, l'economia risente sempre meno delle nuove ondate della pandemia e i fattori che frenano la produzione e i consumi dovrebbero gradualmente ridimensionarsi, consentendo all'economia di tornare in forte ripresa nel corso dell'anno.
L'inflazione ha subito un brusco rialzo negli ultimi mesi, proseguendo sorprendentemente la sua corsa verso l'alto a gennaio. Questa evoluzione è determinata principalmente dai più elevati costi dell'energia che spingono al rialzo i prezzi di beni e servizi in molti settori, nonché dai rincari dei beni alimentari. È probabile che l'inflazione resti elevata più a lungo rispetto alle precedenti attese, per poi ridursi nel corso del prossimo anno.
Il Consiglio direttivo ha quindi confermato le decisioni assunte nella riunione di politica monetaria dello scorso dicembre. Pertanto, continuerà a ridurre gradualmente il ritmo degli acquisti di attività nei prossimi trimestri e terminerà gli acquisti netti nell'ambito del programma di acquisto per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP) alla fine di marzo. Alla luce dell'attuale incertezza, il Consiglio direttivo ritiene più che mai necessario mantenere un atteggiamento flessibile e aperto a tutte le opzioni nella conduzione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo fissato dalla BCE del 2 per cento a medio termine.